martedì 18 maggio 2021

Franco Battiato: "oltre" l'Everest




Tra i tanti privilegi vissuti durante le mie “tappe e missioni” per il mondo, ho avuto anche quello di incontrare e conoscere Franco Battiato. E per l’appunto proprio nelle terre che così profondamente si sono legate al mio cuore: quelle dell’Himalaya. Anche se ci siamo poi rivisti a Firenze solamente in un paio di altre occasioni, questa mattina quando dalla radio ho appreso della sua morte, un intenso sussulto mi ha riportato al Nepal e ai giorni trascorsi in quell’atmosfera dove probabilmente anche la sua spiritualità si sentiva “a casa”. Negli ultimi anni, da quando la malattia se lo era preso, lo abbiamo più volte ricordato non certo “a caso”, con Patrizio Roversi a cui va, insieme a Marco Schiavina (detto "Orso") e tutta la band di “TURISTIperCASO”, l’esclusivo ed impagabile merito del nostro incontro.

Di Franco Battiato, come per i tantissimi che lo hanno seguito e che da lui si sono sentiti accompagnare in tanti momenti della loro vita, ci sarebbe tanto da scrivere e tanto verrà scritto. E detto. A me piace ricordarlo con le parole che la sua segretaria Marilla, giusto commentando “La cura”, trovò durante una cena a Kathmandu, rivolgendosi a Franco e tutti noi: “…ma come ha fatto a scrivere una canzone simile… come a fatto a sapere che avevo proprio bisogno di quelle parole…!?!?!”. Chissà quanti hanno avuto più o meno questo stesso pensiero! Credo proprio che non siano moltissime le canzoni in grado di lasciare questa fantastica sensazione di “averne bisogno”. Tra tanti dei suoi colleghi che si possono in qualche modo assomigliare, di certo Battiato lascerà un vuoto difficilmente colmabile. Anche perché se è fuori dubbio che ognuno di noi sia unico, Franco di certo lo era ancora di più: tanto nel panorama musicale come nelle scelte di vita.

Adesso però vorrei ricordare, proprio riguardo all’unicità, quella che avrebbe veramente potuto essere una “pedalata”, più che rara… Nella “mia” Bhaktapur, dove quella mattina sarei dovuto andare ad incontrarlo con la mia bicicletta al suo arrivo. Syusy Marco “Orso” gli avevo già scortati, insieme al mio fidato Bikas, alla casa della Kumari (la Dea bambina) della città. Gli avrei procurato una bicicletta o magari proposto un “passaggio in canna”, per far prima e non arrivare troppo in ritardo ad un incontro di “divinità bambine”. Ma proprio quella mattina, Franco si era svegliato con un piccolo disturbo (tipico di quelle zone, particolarmente in quegli anni), per cui fu costretto a rimanere in camera e l’appuntamento saltò. Peccato… Chissà, forse io e tutti, ci siamo persi sensazioni ed emozioni che avrebbe potuto trasmetterci attraverso una nuova canzone ispirata da quel giorno e dai particolarissimi spunti di spiritualità avvertiti nella magica atmosfera di quelle viuzze. Magari anche dal fascino di attraversarle in bicicletta! 

Oggi, per quest'altro tipo di "attraversamento" che Franco Battiato ha appena iniziato e che lo porterà anche ben oltre le piccole viuzze (e perfino dell'Everest...), penso che per salutarlo nel modo migliore, per me come per tutti quelli che lo hanno amato e apprezzato, non ci sia che una sola parola: GRAZIE.








mercoledì 3 marzo 2021

La Primavera torna anche tra piccole e grandi "montagne"


E "tra" Monte Morello e l'Everest, torna la Primavera. Con la sua Speranza di una nuova fioritura simbolo di "Rinascita e Divino"...


 

lunedì 18 febbraio 2019

"Da Monte Morello all'Everest" nel suo IV° anno: ritorno alla "prima", a Kathmandu

Con l'anno 2019 la mostra-proiettata di Marco Banchelli entra nel suo quarto anno di vita. E con quello che al momento è stato il suo ultimo allestimento (Salone della Pieve di Sant'Andrea a Cercina - FI) è un po' come se avesse attraversato da una vita ad un'altra, la stessa esperienza del ciclo-ambasciatore.
Non per "bilanci" ma per pura cronaca, ricordo e testimonianza, riprendiamo da oggi alcune "tappe". Iniziando proprio dalla "prima" in assoluto, avvenuta proprio in Nepal, a Kathmandu a pochi mesi di distanza dal un fortissimo terremoto dell'aprile dello stesso anno. Era il 20 novembre 2015...

Da "PianaNotizie" (21/11/2015)

"Nella prestigiosa sede del “Park Village” di Budhanilkantha, a nord di Kathmandu, ieri si è tenuta la presentazione del documentario “Da Monte Morello all’Everest”. Un racconto per immagini e musiche di trent’anni di viaggi e grandi avventure in bicicletta per le strade del Nepal e piste e sentieri dell’Himalaya di Marco Banchelli, Ambasciatore del KGH Group e del Nepal. Realizzato anche con un contributo del fotografo Nino Ceccatelli. Il documentario è a sua volta parte del progetto che lo stesso Banchelli ha avviato all’indomani del terremoto dello scorso 25 aprile e rivolto allo sviluppo del tema “Solidarietà, normalmente”.Alla serata, condotta dal direttore Sunil Shakya, sono tra gli altri intervenuti rappresentanti delle Ambasciate di Australia, Germania e Francia, oltre a rappresentanti di associazioni di volontariato, turismo ed economia locale.
Marco Banchelli, quale “portabandiera” dell’Unione Europea ha testimoniato la solidarietà all’ Ambasciata di Francia facendo omaggio di un libro di Alfredo Martini. Ed alla famiglia Shakya, di un altro libro, “Monte Morello” di Ceccatelli ed altri autori, presentato proprio in questi giorni anche in Italia.


Il messaggio più importante della serata è stato rivolto però proprio ad un aspetto di Solidarietà “normale” che possa iniziare proprio dalle piccole cose quotidiane, come il “non spreco alimentare”. Un messaggio che Marco Banchelli ha raccolto dagli alunni di della Scuola Marco Polo di Prato e promosso dall’Assessore alla Pubblica Istruzione della stessa città Mariagrazia Ciambellotti e che è stato idealmente rivolto a tutte le scuole del Nepal.

Sempre riguardo al “cibo”, ed assai gradita al termine della serata, c’è stata anche una piccola appendice ad Expo 2015 da poco conclusa a Milano: la degustazione di una tipica pietanza toscana, la “fettunta”. Fatta con un discreto pane che è possibile trovare anche a Kathmandu e con l’olio di con una “preziosa” bottiglia che Banchelli ha portato direttamente da una fattoria del piccolo borgo di Cercina.

domenica 13 agosto 2017

L'ambasciatore di pace della Toscana Marco Banchelli e la sulla sua storica impresa: una mostra-proiettata a Rosignano e Castiglioncello

ROSIGNANO MARITTIMO — Il ritorno di Marco Banchelli sulla costa toscana è una sorta di tappa obbligata, in occasione del 25esimo anniversario della sua pedalata verso il tetto del mondo Da Monte Morello all’Everest.

In programma ci sono tre mostre-proiezioni, un particolarissimo allestimento della grande avventura iniziata nel 1985 e che ancora continua, dalle terre e il suo piccolo monte della Toscana fino all’Oriente del Nepal e le infinite montagne del’Himalaya.

Gli appuntamenti con Banchelli sono per il 28 e 29 luglio alle ore 21,45 nella pineta Marradi di Castiglioncello (Chiosco Andrea - parcheggio/Cardellino) e per il 3 agosto alle ore 20,30 sulla terrazza del Bagno Sirena di Rosignano Solvay

L'iniziativa è organizzata da Ciclistipercaso, con il patrocinio della presidenza del consiglio regionale della Toscana - Festa della Toscana e con il contributo del circolo Caricentro.

Oltre agli scatti verso il “tetto del mondo”, tantissimi sono anche gli altri momenti colti dalle immagini: dalle atmosfere di riti e religioni diverse , alla guerra civile tra governativi e maoisti, dallo splendore di templi e natura fino al terremoto del 2015. Ma soprattutto tanti personaggi e tanti volti di un paese dove l’incontro con l’altro è ancora molto importante. E non mancano neppure scatti di gruppi: di bambini in scuole e sentieri come di viaggi in cui Banchelli ne era la guida. L’impressione più straordinaria per il visitatore sarebbe proprio quella di sentirsi a sua volta parte di qualche avventura, magari in qualche gruppo, e di avere scorto tra i tanti altri anche il proprio volto.

Interessanti anche i momenti di qualche domanda e curiosità, dove lo stesso Banchelli racconterà anche un po’ della sua storia sul mare di casa: dalla Pineta di Castiglioncello agli scogli di Rosignano, da alcuni dei grandi dello spettacolo (Alberto Sordi, Domenico Modugno e tanti altri) fino agli amiciTuristi/Velisti, Patrizio Roversi e Syusy Blady che, con i suoi Ciclisti “per Caso”, proprio al Porto Cala dei Medici di Caletta hanno avuto l’unico grande momento comune della loro straordinaria esperienza.

“In questa mia mostra ci saranno pure alcune particolari presenze – ha anticipato Banchelli – tra cui ricordo sempre con grande emozione, Franco Battiato, Alfredo Martini ed il Cardinale Silvano Piovanelli. Anche se per queste prossime sul mio mare non posso che rivolgere il ringraziamento più grande a Dario, Andrea e Rafaele che del Nepal sono già grandi amici! E chissà: magari potrebbero esserci anche altri allestimenti…”

sabato 14 gennaio 2017

Monte Morello, l'Everest e una "mostra in viaggio" da percorrere insieme a Marco Banchelli


Tamara Taiti, Mariagrazia Ciambellotti, Marco Banchelli, Sergio Campostrini.
Flavia Masini, Claudia Mari
Motivi e spunti di questa nuova "avventura.

Sesto Fiorentino, 31 dicembre 2016

Al termine di un anno e di un “viaggio” assai particolare, riprendo da dove avevo interrotto: con questo progetto che ha come obiettivo di “portare con me” il maggior numero di persone! Un viaggio straordinario che potremmo fare OVUNQUE: in un bar (come oggi) o in ogni altro punto di “ristoro”, presso sedi di circoli ricreativi e associazioni varie, in SCUOLE di ogni ordine e grado, o magari anche semplicemente a casa di amici… Una particolarissima “mostra” quindi, che non starà ad aspettare i visitatori, ma che andrà a trovarli!
E, come dire: potrebbe anche essere molto “attiva”!

Così,
attraverso immagini e suoni, cercherò di trasmettere qualche sensazione ed emozione che in tanti anni e tante “tappe”, il NEPAL e le sue genti mi hanno dato l’opportunità di vivere. Insieme anche a qualche amico fotografo e scrittore
Lo spunto arriva dal prossimo anno, il
2017, quando ricorrerà il XXV° anniversario del “mio” EVEREST. Una pedalata che mi portò fino a sfiorare il “tetto del mondo”…
E tutto partendo da
Monte Morello: piccola montagna di casa, che tanto ha rappresentato e rappresenta nel “viaggio”.
Dai primi ricordi con mio nonno Luigi e mio padre, fino a questi giorni di Natale.
Sicuramente senza Monte Morello la mia vita sarebbe stata assai diversa.
Come senza l’Everest. E il Nepal…

In questa nuova avventura dagli sviluppi ancora imprevedibili, avrò l’onore ed il piacere di avere ancora al mio fianco il
Consiglio regionale della Toscana con il Presidente Eugenio Giani, e la Festa della Toscana 2016 di cui è entrata a far parte e che la accompagnerà fino all’edizione 2017.
Ed ancora “
il Circolo – Caricentro” che dopo aver vissuto concretamente l’esperienza di viaggiare con me ha deciso di seguirmi anche in questa occasione. E ringrazio caramente Vanna Ulivi, Presidente della Sezione Volontariato.


Oggi vedremo un “anteprima” di due/tre minuti (più una “sorpresa” Augurio), ma anche la “mostra” completa non supererà comunque i venti minuti di durata, lasciando soprattutto lo spazio a commenti, osservazioni e contributi vari

In attesa dei prossimi(!), non mi resta quindi che ringraziare gli amici del “Campo Base” Bar Picchiani e tutti voi. Buona visione, a presto e…

NAMASTE’!
Marco Banchelli

sabato 31 dicembre 2016

Tra poche ore la "partenza", con un caffè... da Kathmandu!




E, insieme al caffè, un'anteprima di  questa  nuova avventura: "portarvi" tutti in NEPAL!

E se "fisicamente" (e magari anche in risciò...) non potrà essere possibile, forse ci riuscirò con una "mostra-proiettata" e le sensazioni e le emozioni che tenterò di trasmettere...
Come lo scorso anno, nella "tappa" che l'ha anticipata, quando ad amici e intervenuti di Kathmandu, Buddhanilkanta e Pokhara, ho presentato il nostro Monte Morello, qui proverò a farvi  avvicinare al "tetto dell'Himalaya e del mondo": l'Everest. E non solo...
Un'avventura dove tante sono e saranno anche le presenze e gli incontri, in tutti questi anni di esperienze con o senza bicicletta.


Sono felice di iniziare comunque, proprio nell'ultimo giorno di questo mio particolarissimo 2016, con questo "caffè" prodotto proprio in Nepal dal mio KGH-Group... E se passate da Sesto (questa mattina, dalle 11,15 alle 12,15 - Bar Picchiani), vi aspetto: sarà bello scambiarsi anche gli AUGURI!


ps - altrimenti verrò io da voi...